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martedì 7 gennaio 2025

Nostalgia

 

Un giorno freddo e piovoso, la ripresa del lavoro dopo le feste, il telefono che squillerà per le urgenze. Situazione ideale per far riaffiorare immagini e speranze, alcune concretizzate, altre disattese. 

In questi ultimi anni se ne sono andate via per sempre delle persone importanti, che hanno lasciato degli spazi vuoti, delle impronte, come quando togli dalla parete un quadro che è rimasto lì per tanti anni; e ogni volta che volgi lo sguardo verso la parete, avverti una piccola, impercettibile fitta allo stomaco. 

E talvolta avverti la nostalgia per periodi simili a questo per sensazioni già vissute e sperimentate. Il dolore si discioglie nella nostalgia, evapora, vola, e si riduce di quantità e intensità. La nostalgia di sorrisi, di suoni, di profumi, di cinquanta, quaranta anni fa, ma anche di cinque. 

Una corsa, un bacio, una canzone suonata insieme alla band, un film di Woody Allen al circolo delle acciaierie, una uscita anticipata a scuola, un bagno ad aprile con compagni del liceo, e rischi di affogare, inzuppato dalla nostalgia dei ricordi.

Menomale che ci sei tu, amore mio

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