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domenica 5 maggio 2024

Poesie della mia mamma/171


Mamma, ti vedo ricurva

nel tuo corpo esile e fragile

con un sorriso leggero

che metteva in luce

la perfezione del tuo viso.

Le tue mani lasciavano

intravedere vene sottili

che comunicavano l'idea

di gracilità e di grande energia.

Non ho dimenticato nulla,

non mi è sfuggito alcun particolare,

nemmeno di quelli che possono

sembrare impercettibili.

Ricordo con lucidità

i tuoi movimenti,

la tua espressione

e le giornate trascorse insieme.

Come un gabbiano ferito

ti rifugi in un lido lontano

fra le scaglie di eternità

dove ritroverai la pace perduta. 

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