Spingo la porta dei ricordi
strappando ragnatele e solide radici
per vedere passare
persone care che sento ancora vive
fra i fantasmi delle persone scomparse,
perché i morti hanno il potere
di tornare al mondo e segnare la coscienza.
A stento si va avanti
con passi incerti e molto stanchi.
Il filo del tempo si spezza
e finisce nel nulla.
Sfilano i cocci di un mondo
strappati via da una forza invisibile
perennemente in fuga.
Gennaio 1992
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