Pagine

venerdì 7 giugno 2013

Gran fondo Cipollini 2013: il lungo, il corto e il pacioccone

Località Colognora di Compito, domenica 2 giugno 2013; ore 8 e 30 del mattino.
"Allora, tu devi stare a questo bivio. Quando i ciclisti arrivano per la prima volta qui, devono andare a destra, come è scritto nel cartello: primo passaggio. E vanno verso Sant'Andrea; che facciano il percorso medio o lungo, è lo stesso, devono girare a destra. Quando ritornano qui, devono andare a sinistra come è scritto in quest'altro cartello: secondo passaggio. E così vanno verso Capannori, verso l'arrivo. Hai capito? Sì o no?"
Il ragazzo, alto e robusto, un po' pacioccone, munito di giacca in dotazione ai volontari, e di bandiera, risponde con un perentorio: "Sì."
Dopo circa tre ore da quel momento, arrivano due ciclisti, che chiedono a voce alta al ragazzo alto e robusto:
"Da che parte si va?"
Il ragazzo alto e robusto, un po' pacioccone, chiede: "Fate il lungo o il corto?"
I due ciclisti: "Il corto!"
"Allora a sinistra!"
"Grazie!" I due ciclisti continuano a pedalare contenti di girare a sinistra. Ignari del fatto che avrebbero dovuto girare a destra. Con il risultato, alla fine, di aver percorso quattordici chilometri in meno.
Uno dei due ciclisti sono io. Squalificato per taglio percorso, si legge nell'ordine d'arrivo accanto al mio nome. Come anche accanto a quello del mio amico. Come anche accanto a quello di altri 51 ciclisti. Tutti i 52 ciclisti squalificati correvano per completare il percorso medio, nessuno per quello lungo. E' strano, no? Oppure non è tanto strano, pensando alla risposta del tipo alto e robusto, un po' pacioccone, a coloro che stavano percorrendo il tragitto più lungo: devi andare di qua, a destra. In questo caso la risposta era esatta, e quelli del lungo non hanno sbagliato, nemmeno uno. Al secondo passaggio, poi, lo sapevano da soli dove andare, avevano già visto quel film.
Torniamo al ragazzo alto e robusto, un po' pacioccone, dotato di giacca d'ordinanza e di bandiera: perché? eh? perché? Non è difficile; non devi far altro in tutta la mattina che una sola cosa al mondo:  indicare la strada giusta, non devi fare altro, con la tua bella bandierina, che aiutare i ciclisti che ti chiedono informazioni. 
Di', piuttosto: 
che non lo sai, 
che non hai capito, 
che ti sei confuso, 
che sei stanco, 
che vuoi andare a casa, 
che la ragazza ti ha mollato la sera prima per andare a trombare con il tuo migliore amico, 
che la domenica mattina ti piace andare a pescare trote nel Serchio invece di stare impalato in prossimità di un bivio a rispondere ai ciclisti, 
che non ti era mai successo prima,
che, come ti ha suggerito una mail ricevuta sabato, hai fatto un fioretto: se domani riuscirò a dire una balla a più di 50 persone, riceverò entro 24 ore 56500 dollari,
che sei un uomo libero di dire ciò che pensi,
che non son queste le cose che contano,
che tanto è un gioco,
che la vita va presa per come viene,
che, le cavallette,
che, ti giuro, non è stata colpa mia...

Agli organizzatori della Gran Fondo Cipollini: la solidità di una catena si valuta dall'anello più debole. Anche a nome degli altri 51 squalificati per taglio percorso, vi dico: cari miei, volevate fare una gara al top del top, e invece avete toppato...


1 commento:

C. ha detto...

Invece gli altri anni.....