https://www.youtube.com/watch?v=JozAmXo2bDE
Questo video mi ha fatto venire i brividi, di commozione, di gioia. Certe sensazioni sono difficili da decifrare, ma provo a capire la mia reazione, e a fare un breve commento di questa straordinaria iniziativa.
Vedo mille persone che suonano insieme, nessuno che prevale su altri; nessun chitarrista che si lascia prendere la mano e inizia a svisare fuori controllo, nessun cantante che indugia in gorgheggi o controcanti. Mille umili operai e operaie, che insieme costruiscono una rigorosa e potente cattedrale della musica. Quattro linee da suddividere tra batteristi, bassisti, chitarristi e cantanti.
Nel video si intuisce la felicità di ognuno di loro di essere lì, di esserci e di contare, magari dopo un faticoso e costoso viaggio che li ha portati a Cesena.
Facce sorridenti, ma anche serie ed impegnate nella performance. Ragazzi e ragazze di tutti i tipi, di tutte le età, affratellati per un giorno da un progetto e da una canzone.
La loro felicità fora il video e rifluisce in me, anche se non so spiegare il motivo. Avrei voluto essere lì, aver appoggiato l'orecchio al terreno per sentire la magica vibrazione di 250 batterie che attaccano all'unisono. Le note dei 150 bassi che ti penetrano l'addome, la distorsione di 350 chitarre che ti fa barcollare, e la melodia di 250 cantanti che ti insegnano a volare.
Avrei voluto essere lì anche per motivi strettamente personali: per dare leggerezza alla mia vita - ne sento il bisogno - e per imparare a volare, diventando come gli uccelli del cielo che non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il padre celeste li nutre...
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