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martedì 13 gennaio 2015

Librarsi, ancora

Il due dicembre scorso si è tenuta un'altra piacevole serata di lettura presso la biblioteca delle Oblate. I brani sono stati tutti molto intensi e significativi, e anche le motivazioni della lettura di ogni singolo brano sono risultate sempre interessanti e per niente banali. Stasera, il 13 gennaio 2015, si apre un nuovo anno di letture, confronti, riflessioni, letture, sempre alle 21,30 presso la biblioteca delle Oblate. Accorrete, care lettrici e lettori! Qui sotto vi riporto una sintesi dei brani letti la volta scorsa, buona lettura.

 Le dodici domande, di Vikas suarup, letto da Marco. Quattro ricchi studenti universitari non hanno più desideri, li hanno  soffocati sul nascere con i soldi, sempre resi disponibili dalle loro famiglie. Il protagonista povero sente il contrasto con la sua vita povera e densa di desideri.
Giorge Perec, Vita e istruzioni per l'uso, letto da Francesca. In questo brano si parla di un progetto che dura cinquant'anni, destinato a non lasciare traccia, che finisce con la disgregazione stessa del progetto. Un programma ristretto, ma che il protagonista condurrà fino in fondo, al cospetto "dell'inestricabile incoerenza del mondo".
Il canto della balena, di Corrado Sobrero, letto da Cristina. La descrizione del mare di notte con un pescatore, che si innesta in una efficace descrizione della famiglia del pescatore per terminare con una interessante metafora sulla memoria degli anziani, che attraverso lunghissime zampe arpiona i ricordi lontani, ma non trattiene quelli recenti.
Alberto Fiorillo, No bici, letto da Stefano. Qui si parla dell'ascensore, e si dimostra con rigore e una lieve ironia che l'ascensore batte tutti gli altri mezzi di trasporto in quanto a condivisione, ecologia, libertà e democrazia.
Dan Brown, il simbolo perduto, letto da Manuela. In questo brano ci si sofferma sul fatto che l'organo più sorprendente dell'uomo sia la mente, forse quello più contiguo all'idea del divino. E le potenzialità della mente, nel bene e nel male, sono enormi, al punto che avere dei pensieri distruttivi potrebbe risultare pericoloso.
La donna giusta, di Sandor Marai, letto da Toni. Si sottolineano alcuni aspetti della relazione amorosa: soprattutto in età matura, pare che la verità sia un aspetto essenziale dell'amore; inoltre il protagonista si spinge in una descrizione del letto degli amanti assimilabile ad un luogo selvaggio, un groviglio inestricabile di liane, denso di penombra, mistero, e fascino.

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