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lunedì 2 giugno 2014

E venne maggio, in un librarsi di pagine scompigliate dal vento....

Martedì sei maggio si è tenuta una piacevole serata di lettura presso la biblioteca delle Oblate a Firenze. Prima di lasciarvi qui sotto un resoconto dei brani letti, vi ricordo che domani, martedì tre giugno, alle ventuno e trenta, si terrà un'altra serata di lettura. Chi vuol partecipare, portandosi un brano da leggere, è il benvenuto!

 Warning, di Jenny Josef, letto da cristina. Una poesia tradotta, apprezzata per il senso di libertà e allegria che emana. Questa signora si veste come una vecchia pazza. E' una specie di invettiva contro le costrizioni delle cose che si devono fare a forza, per etichetta e circostanza. Senza guardare il giudizio degli altri, anche se sarebbe meglio fare certe cose senza aspettare la vecchiaia.
 
Il problema Spinoza, di Irvin Yalom, letto da Mimosa. In questo brano si affronta il momento in cui Spinoza viene estromesso dalla comunità ebraica. Via via che Spinoza procede in cammino, i vicoli che si restringono e un intero mondo si chiude. sceglie una strada non approvata dalla sua comunità, si avverte dolore e senso di morte ma nello stesso tempo il senso di libertà. Nello stesso tempo il brano rende molto vivida la sensazione della città con tutte le sue attività: pare di esserci ad Amsterdam, via via che si legge.

La ladra di libri, di Markus Zusak, letto da Manuela. Due pagine che descrivono l'estasi della protagonista nel trovarsi in una stanza interamente circondata da libri, l'emozione di poterli annusare e toccare, fino a ridere da sola. L'incanto viene bruscamente interrotto dalla presenza di un'altra donna nella stanza.

Kafka sulla spiaggia, di Murakami Haruki, letto da Antonio. Nel brano in questione si descrive un acerbo ed insolito rapporto sessuale tra due adolescenti in cui si notano marcate differenze di costume tra il Giappone rispetto ad un punto di vista tipicamente occidentale.

Penelope alla guerra, di Oriana Fallaci, letto da Francesca C. Di fronte ad un primo brano in cui si descrive l'entusiasmo della protagonista scaturito dalla possibilità di tuffarsi in un'America "da bere", nella seconda parte affiorano i dubbi e tutte le incertezze che ci portiamo dietro quando si sceglie, imboccando una strada e lasciando irreversibilmente l'altra, che sia un lavoro, una persona da amare, una destinazione.

Seguendo la corrente, di Francesca Longo, letto da Stefano. In questo brano una signora cinquantenne elenca cinque buoni motivi per schiodarsi da casa e conoscere persone significativamente diverse dal proprio sentire. E pare che sia convincente.

I cavalieri del congiuntivo, di Eric Olsenna, letto da Luca. In questo brano, dal retrogusto onirico di sapore felliniano, si elenca un sacco di gente che esercita a spada tratta il tempo imperativo, comandando con urli e cartelli e con ogni sorta di mezzo tecnologico. In una baraonda che assomiglia ad un ballo in maschera, giudici, medici, preti, mullah, rabbini, soldati, vecchi si affaccendano in modo incessante ad impartire ordini. 

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