"Quindici uomini, quindici uomini..."ricordate la canzoncina di "L'isola del tesoro" di Stevenson?
O il gioco delle quindici tesserine numerate da rimettere in ordine?
O l'enciclopedia di "I quindici" che molti di noi (più grandicelli, diciamo) avevano nella libreria buona di casa e nessuno leggeva, eccezion fatta per i volumi "Racconti e fiabe " e "Fare e costruire"?
Ecco, tutto questo potrebbe farvi comodo in queste prossime ore per ricordarvi che martedì quindici maggio alle ore 21,30 si terrà il consueto, scoppiettante e frizzante incontro di lettura a Firenze in via dell'Oriuolo presso la biblioteca delle Oblate; potrebbe farvi comodo perché se lo saltate, proverete rimorso per non essere venuti fino al prossimo mese. Dunque, provate a cantare: "Quindici uomini..." fino a domani sera e poi cominciate a leggere.
Ricordo brevemente le modalità di partecipazione: Portate un testo (fotocopiato in una decina di copie) di - meglio -una, due pagine al massimo di narrativa o poesia - niente saggi -, senza che, possibilmente, compaia il nome dell'autore;
dovrete leggerlo, dare poi una breve motivazione del perché avete portato quel testo rimanendo ancorati a quel testo - senza sconfinare nella vita e le opere
dell'autore - e breve discussione.
E via andare.
Senza difendere ad oltranza quel testo, lasciarlo in balia degli altri lettori, e possibilmente non ri- intervenendo.
E avanti un altro.
dovrete leggerlo, dare poi una breve motivazione del perché avete portato quel testo rimanendo ancorati a quel testo - senza sconfinare nella vita e le opere
dell'autore - e breve discussione.
E via andare.
Senza difendere ad oltranza quel testo, lasciarlo in balia degli altri lettori, e possibilmente non ri- intervenendo.
E avanti un altro.
A domani
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